CyberGrant protegge ogni aspetto della tua sicurezza digitale
Scopri le soluzioni modulari pensate per difendere la tua azienda da minacce esterne, interne e nuove sfide come l’IA.
Proteggere la proprietà intellettuale aziendale
Classificare e cifrare i dati
Proteggere i dati nei servizi cloud di archiviazione
Proteggere i dati nella posta elettronica
Controllare l’accesso ai siti web
Controllo accesso remoto
Accessi basati su ruoli e TAG
Protezione in caso di furto del PC
Controllare l’accesso al web
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Controllare le attività sui PC aziendali
Monitorare le operazioni sui file condivisi
Condivisione con utenti esterni
Archiviazione e gestione accessi
Anti AI scraping e screencapture
Virtual data room
Controllare l’utilizzo di IA
Proteggere i file dallo AI-scraping
Classificare i dati con IA
Attack Surface Discovery
Vulnerability Assessment
Penetration Testing
Phishing Attack Simulation
DDoS Attack Simulation
RemoteGrant protegge la tua azienda da attacchi e perdite di dati permettendo ai tuoi dipendenti, ovunque lavorino, di accedere in modo sicuro a workstation e file
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Controlla ogni accesso e isola i processi per bloccare ransomware, spyware e Zero-Day
Previene perdite accidentali, furti e violazioni di dati, su dispositivi singoli o gruppi aziendali
Monitora l’uso di PC, internet e app, garantendo controllo anche per gli accessi da remoto
Il Remote Agent si installa in pochi secondi sui dispositivi aziendali e si collega automaticamente alla dashboard di controllo. Nessuna configurazione manuale richiesta.
Dalla dashboard web, l’amministratore IT può:
Definisce quali applicazioni possono accedere ai documenti, bloccando software non autorizzati, malware, spyware e attacchi Zero-Day che sfuggono agli antivirus tradizionali. Le app non approvate restano operative, ma senza accesso ai dati, garantendo una protezione avanzata senza compromettere la produttività.
Consente l’accesso ai file solo agli utenti autorizzati, bloccando la condivisione tramite app non approvate.
Evita allegati non sicuri, invii su WhatsApp e fughe di dati, garantendo sicurezza e conformità senza comprometterne l’uso.
Protegge i dati in ambienti virtuali e desktop remoti, bloccando download, copia e trasferimenti non autorizzati di file, mentre l’uso della clipboard per incollare contenuti nel PC remoto resta consentito
Garantisce un ambiente di navigazione protetto quando gli utenti accedono alle applicazioni web aziendali, come i sistemi CRM, impedendo il download di pagine, la copia di contenuti, la cattura dello schermo e la condivisione di file su piattaforme esterne.
Blocca i tentativi di phishing prima che raggiungano l’utente, monitorando la navigazione in tempo reale.
Identifica e impedisce l’accesso a siti dannosi, proteggendo credenziali e dati sensibili da attacchi malevoli.
Nasconde le porte RDP agli scanner hacker, rendendo l’accesso remoto invisibile e sicuro.
Impedisce modifiche non autorizzate alle configurazioni RDP, proteggendo da exploit e garantendo connessioni stabili, controllate e protette da attacchi
Nel 2024 il settore sanitario ha subito in media 68 attacchi informatici al mese, registrando un aumento dei data breach sanità e delle minacce legate alla sicurezza informatica healthcare, mettendo a serio rischio la protezione dei dati pazienti e la continuità delle cure.
Da 12 anni il costo medio di un attacco informatico nel settore finanziario è il più alto. Il 95 % delle violazioni – da phishing bancario e furto di credenziali a vulnerabilità legacy – punta a guadagni illeciti mentre BCE e FMI impongono cyber risk management rigoroso.
Il settore manifatturiero è bersaglio del cybercrime industriale con rischi più elevati. L’interconnessione di macchinari IoT, sistemi IT e supply chain espone l’infrastruttura OT a ransomware, furti di dati di produzione e costosi downtime.
Gli attacchi informatici nel settore legale crescono a doppia cifra e quasi la metà degli studi legali denuncia almeno un data breach. I criminali digitali puntano ai fascicoli ricchi di dati sensibili mettendo a rischio protezione dati clienti, conformità GDPR e reputazione dello studio.
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